Lettere di Manina ( home )

Nosy be , Aprile 2010

Cari Amici, 
                     Sono arrivata a Nosy Be il 13 aprile. 
Un grande caldo mi ha accolto, come al solito, all’aeroporto! Che bello!
Quest’anno in Italia ho sofferto moltissimo il freddo ( perciò per ben 7 anni ero tornata in Italia nel mese di marzo, quando comincia la primavera, sono già 4 anni che invece torno a dicembre per via di un nipotino).
Le mie valigie non sono arrivate con me, ma dopo una settimana una, l’altra dopo 15 giorni (sabato scorso)! Ormai sono malgascia e non mi sono preoccupata più di tanto! Prima o poi dovevano arrivare!
A casa mia, la foresta vergine! Sono riuscita ad entrare sulla terrazza, a stento! La recinzione in legno a cui mi sarei appoggiata volentieri non c’era più, perché dicono “pourri”, cioè marcia, marcita. Ma dov’era? Sparita! Qui la legna serve per cucinare. Si capiva che aveva piovuto molto dalla rigogliosa vegetazione! Quasi quasi l’avrei lasciata così!
La casa era abbastanza pulita, ma ..ragnatele dappertutto! Loro non le vedono, nel senso che non ci fanno caso. E’ bastato infatti farle vedere alla cameriera perché le togliesse subito con la stessa mano, che poco prima, lei aveva messo prima in una narice e poi nell’altra,allargandole bene e guardandomi fissa negli occhi.. Ho chiarito che non parlavo di quelle che aveva nel naso, e che cercava di togliere tanto ostinatamente, ma quelle dentro casa! 
La cosa bella di questo posto che niente è in ordine, né pulito, ma poi, in poco tempo tutto ritorna in ordine e pulito, basta chiederlo! 
Ora dopo 15 giorni “quasi “tutto è in ordine! (si fa per dire)!
Poi vai nelle scuole, con degli Italiani che ti vengono a trovare e ti chiedono di vedere i bambini e allora..ti si apre il cuore! Tutti in piedi quando entri, con un bellissimo sorriso, poi un forte, in coro perfetto “Bonjour Manina” e la maestra fa ascoltare agli spettatori increduli, canzoncine in francese, i mesi dell’anno, i giorni della settimana, le province del Madagascar, le vocali, l’alfabeto e così via..una meraviglia !. Questo i bambini di 3 anni, e poi via via…fino ai più grandi!
Torni a casa felice e se anche una ragnatela ti si appiccica alla mano, mentre cerchi un libro, non ci fai più caso! Questo è il mio Madagascar! 
Con un ingegnere francese
La sera dopo il mio arrivo è venuto a trovarmi il Medicien Chef con un ingegnere francese, che sta studiando come far arrivare l’acqua in tutte le stanze dell’ospedale e volevano il mio aiuto. 
Il giorno dopo sono andata all’ospedale e l’ingegnere mi ha fatto vedere cosa serviva per cominciare i lavori, per niente complicati…era sufficiente essere dei tecnici, per capire cosa fare, mi ha detto, ed io entusiasta della facilità della cosa, ho mandato subito a comprare “ i pezzi” che servivano! 
Il giorno dopo l’acqua è arrivata nelle stanze, ma c’erano molte “perdite d’acqua” un po’ dappertutto, che bisognava riparare, così i lavorano continuano. Ho comprato degli altri pezzi e poi ho lasciato l’ospedale, perché sono stata presa dai problemi delle scuole da riparare.
Quando dopo alcuni giorni mi sono rincontrata con l’ingegnere, mi ha detto che il sindaco si è mostrato molto disponibile a continuare tutti i lavori , ha inviato la sua equipe etc etc e che è andata, per combinazione, anche la tv a riprendere il tutto! Ma com’è che quando vado io non c’è mai questa tv? Mi chiedo! Lasciamo stare, non è la pubblicità certo che mi interessa…(.ma un po’ di giustizia qualche volta, non mi farebbe male!!)
Nel dispensario della città hanno dato la vitamina A a molti neonati e bambini e sono stata invitata a partecipare alla cerimonia,insieme alle Autorità, così che anch’io ho messo le goccine nella bocca di un piccolo ( e questa volta la tv c’era!) peccato che io non ho la tv a casa, quindi quando anche mi riprendono…non mi vedo| ! (ma gli altri sì!!).
Non credo di aver fatto niente altro d’importante, tranne il solito “quotidiano” rappresentato da due donne che volevano ritornare a casa, alla Grande terre, e che ho accompagnato fino al porto, fatto il biglietto del bateau e quello del minibus o taxibrousse, per arrivare poi via terra dalla propria famiglia.
Solo un fatto triste: stasera mi ha telefonato Jaovita, quel ragazzo che è sempre in città sulla sedia a rotelle (data da noi) e a cui da poco avevo fatto fare una casetta , perché aveva una bella moglie e da un anno un bel bambino. Gli ho chiesto come mai mi avesse chiamato, perché l’altro ieri mattina ci eravamo visti e tutto bene! Mi ha detto che era molto triste perché ieri sua moglie col bambino è partita per Ambanja, dalla sua famiglia e lui è rimasto solo! Vedeste come vestiva bene quel piccolo e anche sua moglie! Ho sempre le foto che mi dà ogni volta che mi vede in città, tutto fiero della sua famiglia!
Sarà terribile per lui rimanere solo così, dopo aver assaggiato le gioie della famiglia che non ha mai avuto !la madre l’ha abbandonato da piccolo, (quando deve aver avuto la poliomielite) ed ora era veramente felice, qualche volta si portava anche il piccolo nella sua sedia a rotelle. Mi dispiace tantissimo!

Ora vi lascio. La prossima a fine maggio! Un caro saluto a tutti da Nosy Be! 

Con affetto! Manina